Nel 2019 potrebbe sorgere nella Polinesia francese una vera e propria città galleggiante e autosufficiente, alimentata con l'energia solare, nutrita con coltivazioni idroponiche (direttamente nell'acqua) e dissetata con dissalatori.
L'autorità dell'arcipelago ha firmato un accordo in tal senso con il Seasteading Institute di San Francisco, in California. La Polinesia francese rischia di finire sott'acqua per l'innalzamento degli oceani dovuto al riscaldamento globale. Così ha deciso di dare spazio all'istituto californiano per sperimentare il suo progetto. Se gli studi di fattibilità avranno esito positivo, il cantiere potrebbe aprire nel 2019.
La città galleggiante sarà formata da piattaforme pentagonali collegate fra di loro, con palazzine di tre piani, giardini e ormeggi per barche e navi da crociera. La città sarà il più autosufficiente possibile. L'energia elettrica verrà fornita da pannelli fotovoltaici, l'acqua verrà da impianti di desalinizzazione. Colture idroponiche forniranno alimentari vegetali.
L'autorità dell'arcipelago ha firmato un accordo in tal senso con il Seasteading Institute di San Francisco, in California. La Polinesia francese rischia di finire sott'acqua per l'innalzamento degli oceani dovuto al riscaldamento globale. Così ha deciso di dare spazio all'istituto californiano per sperimentare il suo progetto. Se gli studi di fattibilità avranno esito positivo, il cantiere potrebbe aprire nel 2019.
La città galleggiante sarà formata da piattaforme pentagonali collegate fra di loro, con palazzine di tre piani, giardini e ormeggi per barche e navi da crociera. La città sarà il più autosufficiente possibile. L'energia elettrica verrà fornita da pannelli fotovoltaici, l'acqua verrà da impianti di desalinizzazione. Colture idroponiche forniranno alimentari vegetali.