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lunedì 29 luglio 2024

La Ignazio Messina & C. accelera con una nuova nave da 6300 TEU

GENOVA - Ulteriore ampliamento della flotta con l’entrata in servizio della Jolly Bianco, la seconda nave più grande della flotta del Gruppo armatoriale, portuale e logistico Ignazio Messina & C. Spa di Genova che conferma un momento particolarmente positivo di sviluppo e quindi di implementazione del piano industriale varato qualche mese fa.

Nella rada del porto di Singapore, è avvenuta la consegna della nuova nave portacontainer, gemella della Jolly Verde, a oggi la più grande nave della flotta Messina entrata in servizio nell’aprile scorso. Battezzata Jolly Bianco, la nuova unità lunga 283 metri per 40 di larghezza, è armata con un equipaggio composto da 23 membri, 17 dei quali italiani tra cui il Comandante Salvatore Cammareri di La Spezia.

Costruita nel 2007, la Jolly Bianco è in grado di trasportare 6300 container TEU e, una volta riposizionata nei prossimi giorni in Mediterraneo, verrà impiegata sulla linea per Mar Rosso, Golfo Arabo, India e Pakistan; mercati questi che stanno sostenendo in modo convinto il loro export anche verso l’Italia.
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mercoledì 24 gennaio 2024

Nuova nave handymax per Nova Marine Carriers

LUGANO - New entry nella flotta di Nova Marine Carriers. Il gruppo con sede a Lugano, controllato dalle famiglie Romeo e Gozzi/Bolfo ha preso in consegna a Shanghai una nuova nave handymax da 38.593 dwt, costruita nel 2019, acquisendola da un gruppo giapponese.

Si tratta della Iris Harmony, ribattezzata Sider Harmony, una bulk carrier dell’ultima generazione (lunga 180 metri per 30 di larghezza) che verrà gestita tecnicamente dalla società greca Pegasus Ocean Services Inc (del gruppo Halkidon/Pegasus).
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venerdì 30 giugno 2023

Una nuova bulk da 63.000 dwt nella flotta Nova Marine Carriers


LUGANO - Nova Marine Carriers, società con base in Lugano, controllata dalle famiglie Romeo e Bolfo Gozzi, ha finalizzato insieme con il suo partner Aug. Bolten l’acquisto della nave “Bolten Singapore”.

Si tratta di una bulk carrier da 63.083 dwt, è stata costruita nel 2015 dai cantieri cinesi di Jiangsu, è lunga 200 metri per 32.26 metri di larghezza e batte bandiera di Madeira.

È entrata oggi a far parte della flotta Nova Marine Carriers con consegna in un porto messicano e sarà operata all’interno della jv Nova Marine Carriers-Bolten Group.
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martedì 12 ottobre 2021

Piattaforma Sea World Management sui carbon credits delle navi


ROMA - Sea World Management raccoglie il guanto di sfida del taglio delle emissioni di Co2 e in anticipo sui tempi lancia un progetto articolato di abbattimento dei fumi, anche attraverso la costruzione di una piattaforma sui carbon credit all’interno della quale gli armatori che hanno rapporti con SWM possano accedere su base volontaria a un sistema di carbon crediti, superando le complessità che oggi continuano a esistere per le imprese di navigazione e rendendo quindi questi crediti compatibili e sinergici con la loro attività operativa.

“Avvertiamo oggi la necessità – afferma Roberto Corvetta, Ceo di Sea World Management di Montecarlo – di anticipare anche i tempi delle normative che sia Imo, sia l’Unione europea si stanno dando con l’obiettivo di pervenire entro il 2050 a un abbattimento del 50% delle emissioni di Co2 prodotte dall’industria marittima”

“Ci siamo quindi posti alcuni interrogativi – prosegue Corvetta – sulla reale possibilità di implementare da subito misure concrete e per farlo ci siamo affidati alla partnership con uno dei più affidabili gruppi di consulenza in materia.”

Il progetto di SWM muove dall’idea che, al di là della standardizzazione già in atto con Sea Cargo Charter, si possa migliorare gli standard di efficienza e agire già oggi in modo mirato per ridurre il “carbon footprint”.

Come prima misura, in stretta collaborazione con il gruppo specializzato in soluzioni ambientali, abbiamo deciso di avviare un’attivià di supervisione su tutte le navi che entreranno in bacino di carenaggio, al fine di individuare le misure in grado di massimizzare l’efficienza a bordo e generare potenzialmente carbon credit, utili alla compagnia di navigazione per migliorare le sue performances ambientali complessive.

Quindi è entrata in fase di progettazione avanzata il progetto di compensazione delle emissioni attraverso una piattaforma alla quale i clienti di SWM possono accedere su base volontaria al mercato dei carbon credit per compensare i loro freight committment.

Si tratta di due passi importanti anche perché ispirati alla massima concretezza con una interconnessione reale alle normative poste in essere da Imo e Unione europea, dal Data collection system sui consumi di carburante, operativo dal primo gennaio del 2019, all’emendamento proposto dalla Commissione nel febbraio del 2019.

In particolare il Progetto di SWM traguarda il 2023, anno in cui l’Imo si è impegnata a rivedere globalmente la sua strategia in materia: e in quella sede le misure effettivamente entrate in funzione potrebbero fare premio sui mega progetti e talora su operazioni globali che potrebbero rivelarsi utopistiche.
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venerdì 12 febbraio 2021

Federagenti: per l’Italia del mare un’occasione storica di leadership

ROMA - Smettiamola una volta per tutte di ragionare come una provincia disastrata dell’Impero. L’Italia ha davanti a sé un’occasione unica e ineguagliabile di esprimere una funzione strategica essenziale in seno all’Europa nel mercato dei traffici marittimi internazionali. Per la prima volta, dopo decenni, la sua posizione geografica rappresenta l’unica chiave di lettura possibile dei nuovi equilibri geopolitici mondiali che sul Mediterraneo vedranno il loro epicentro e le cui conseguenze condizioneranno pesantemente i flussi dell’interscambio mondiale di merci.

Alessandro Santi, Presidente di Federagenti, candida proprio la categoria degli agenti marittimi, neutrale raccordo, da un lato fra produzione e distribuzione delle merci, e dall’altro tra i grandi player che di queste merci controllano i flussi e i movimenti via mare, a svolgere un ruolo essenziale.

“Ruolo – sottolinea Santi – di conoscenza, di monitoraggio, di analisi e di previsione, che potranno risultare di aiuto essenziale anche per la definizione da parte del Governo del Paese delle scelte prioritarie nella definizione, realizzazione e controllo delle infrastrutture portuali e logistiche strategiche per l’Italia”.

Secondo Federagenti, anche alla luce di quanto sta accadendo nei rapporti fra le Grandi potenze e di quanto si sta concretizzando nel Medio Oriente, la vera sfida per il controllo dei gangli dell’economia mondiale si giocherà, in gran parte, sul mare e ciò rappresenterà per l’Italia un’opportunità unica anche nel confronto con Paesi economicamente più forti come la Germania o la Francia, ma non in grado di svolgere lo stesso ruolo che la storia e la posizione geografica sembra assegnare all’Italia.

“È quindi giunto il momento – secondo Federagenti – di cambiare passo: da un lato aiutando le Istituzioni, con un’attività di suggerimento sul campo, a intervenire su tutte le procedure e sui vincoli burocratici che impediscono all’economia marittima e portuale di dispiegare a pieno le sue potenzialità, dall’altro valorizzando, proprio attraverso queste scelte, la potenzialità dei vari territori del Paese nei quali gli agenti marittimi operano e nei quali proprio gli agenti sono in grado di farsi portatori di azioni di promozione per attirare investimenti internazionali”.
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lunedì 7 dicembre 2020

Testato su una nave MSC il protocollo anti-pirati della Marina Militare Italiana


ROMA - Sperimentato nelle acque del Golfo di Guinea su una nave MSC il protocollo anti-pirati della Marina Militare Italiana. Si è svolta infatti con successo l’esercitazione antipirateria che ha coinvolto nelle acque del Golfo di Guinea la fregata missilistica della Marina Militare Federico Martinengo e la nave portacontainer MSC Augusta. L’operazione fa parte di una più generale intesa di cooperazione tra il Comando Generale della Flotta Navale Italiana (CINCNAV), il Corpo delle Capitanerie di Porto (ITCG) e ASSARMATORI, l’Associazione a cui aderisce anche Mediterranean Shipping Company, la società armatrice della MSC Augusta.

Un accordo che ha lo scopo di migliorare i collegamenti tra i vari Centri Operativi e testare l'efficienza operativa dell'organizzazione di sicurezza nazionale nelle operazioni di assistenza ed eventuale soccorso in mare con navi mercantili che navigano in acque internazionali.

La MSC sottolinea “Orgogliosi di avere partecipato ad una esercitazione così importante, siamo testimoni dello straordinario lavoro che la Marina Italiana sta facendo nel Golfo di Guinea, rinnoviamo la nostra disponibilità per le prossime esercitazioni nell’area.” Tra gli obiettivi dell’esercitazione, vi erano infatti: verificare lo scambio preventivo di informazioni tra Compagnie navali private e controparti governative nell'ambito di una condivisione comune di informazioni per garantire la sicurezza in mare alle navi associate ad ASSARMATORI che intendono transitare nel Golfo di Guinea; testare le comunicazioni tra tutte le parti interessate (governative e private) prima / durante / dopo un possibile evento di pirateria in acque internazionali; verificare le azioni dell'equipaggio e la capacità dell'equipaggio di rispondere a un'emergenza che coinvolge la sicurezza in mare e, in particolare, le misure e le procedure operative standard antipirateria.

Nel corso della mattinata di lunedì 30 novembre l’esercitazione si è svolta secondo la procedura standard: MSC Augusta, in navigazione nelle Acque del Golfo di Guinea ha segnalato al Centro Operativo della Nazione di bandiera (Cipro) di aver individuato una piccola imbarcazione i cui comportamenti sospetti facevano ipotizzare l’imminenza di un attacco armato, dal CSO di Limassol l’allarme è stato quindi inviato al Centro Operativo della MSC che ha provveduto ad avvisare il Comando della Marina Militare Italiana, che a sua volta ha coinvolto la ITS MARTINENGO in attività di pattugliamento in quell’area.

Nel giro di tre ore il Comandante dell’unità militare ha potuto contattare il mercantile sotto attacco, ottenere tutte le informazioni necessarie all’intervento e inviare sul posto un elicottero con una squadra di assaltatori che si è calata sul ponte mettendo in sicurezza la nave e liberando l’equipaggio, che come da procedure si era precedentemente asserragliato nella cittadella. Un intervento molto simile a quello effettuato realmente dalla fregata MARTINENGO nella prima parte di novembre, che ha sventato un attacco dei pirati ad un mercantile di Singapore.

Nel sottolineare il successo dell’esercitazione e la grande professionalità dimostrata ancora una volta dall’equipaggio e dai militari delle forze d’intervento della Marina, il Presidente di ASSARMATORI Stefano Messina, ha ricordato che il Golfo di Guinea è in assoluto la regione a più alto rischio pirateria per il trasporto marittimo, nella quale nel corso del 2019 sono avvenuti il 90% dei sequestri di equipaggi di navi commerciali.

“Nei mesi di attività in quell’area il lavoro della ITS MARTINENGO è stato preziosissimo e ora che i suoi marinai ed ufficiali stanno tornando in Italia per fine missione dobbiamo rivolgere loro un grazie veramente sentito, confidando che, nel rispetto delle rotazioni fra le varie forze navali impegnate in quell’area, una unità italiana possa tornare presto a garantire la sicurezza degli equipaggi e la regolarità dei commerci”.
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lunedì 9 settembre 2019

Cargo si ribalta al largo della Giorgia: 4 dispersi


ST. SIMONS ISLAND (GEORGIA) - Tragedia dinanzi al porto di Brunswick, in Georgia, dove una nave mercantile si è capovolta e a bordo si è sviluppato un incendio. Quattro membri dell'equipaggio, di nazionalità sudcoreana, sono dispersi e ricerche sono in corso. 

Evacuate in sicurezza nelle scorse ore una ventina di persone - ha riferito il comandante della guardia costiera John Reed - ma poi le fiamme hanno invaso ogni zona del cargo Golden Ray, mettendo a rischio le operazioni di soccorso.

Ora il cargo giace su un fianco a St. Simons Sound vicino al porto di Brunswick e non è chiaro se l'incendio sia stato completamente domato. Diverse squadre di soccorso, che coinvolgono agenzie federali, statali e locali, stanno cercando di stabilizzare la nave. Sull'accaduto è stata aperta un'inchiesta. Il porto di Brunswick è attualmente chiuso al traffico navale
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martedì 19 marzo 2019

Cargo: Maria Grazia Onorato da maggio sulla Genova-Livorno-Catania-Malta


E’ stata presa in consegna ieri dal Gruppo Onorato la nuova nave “Maria Grazia Onorato” costruita dai cantieri tedeschi di Flensburg; con la consegna è stata anche annunciata ufficialmente la destinazione di quello che è oggi il traghetto piú green e al tempo stesso il ro-ro cargo con la maggiore capacità di carico del Mediterraneo: a partire da maggio, la “Maria Grazia Onorato” entrerà in linea sulla rotta Genova- Livorno- Catania- Malta, rispondendo cosí alla crescente domanda di trasporto di qualità da parte delle imprese di autotrasporto che, sempre piú numerose, stanno imbarcando sulle navi del gruppo specie sulla direttrice strategica delle autostrade del mare dall’Alto Tirreno alla Sicilia sino all’isola di Malta.

Varata nell’agosto scorso nei cantieri tedeschi di Flensburg, la “Maria Grazia Onorato”, la nuova ro-ro, gemella della “Alf Pollak” attualmente impegnata in un contratto di noleggio, è un concentrato di tecnologia avanzata. Abbina infatti l’adozione di scrubber dell’ultima generazione (che consentono di abbattere il contenuto di CO2 nei fumi emessi dalla nave, dallo  3,5 allo 0,1% facendone la nave piú green del mondo) con un’eccezionale efficienza energetica garantita dall’implementazione delle norme in materia previste dalle Convenzioni Internazionali, modulando nel modo piú ottimizzato possibile l’utilizzo della potenza dei due motori Man alle effettive esigenze della nave e al quantitativo di carico che trasporta.

Il combinato disposto degli scrubber prodotti dal market leader Langhtech, dei sistemi di controllo in funzione dell’EEDI (indici di efficienza energetica fissati dall’Imo) e di una automazione spinta fanno della “Maria Grazia Onorato” la piú green fra le navi in esercizio operanti nel Mediterraneo.
Ma per gli autotrasportatori italiani, ai quali il gruppo Onorato si è rivolto sin dal giorno del varo, proponendo un vero e proprio codice di comportamento, che sta positivamente distinguendo Moby e Tirrenia  e che sta generando un vero e proprio rapporto di collaborazione paritetico fra compagnia di navigazione e imprese di autotrasporto, la “Maria Grazia Onorato” si connota in particolare per la sua eccezionale capacità di carico:  4.076 metri lineari, pari a 283 trailers, con una struttura che ha reso indispensabile una progettazione ad hoc dei garage dotati di un sistema di rampe innovativo finalizzato a  ottimizzare e rendere le piú veloci possibili le operazioni di sbarco e imbarco dei mezzi.

La “Maria Grazia Onorato” irrompe nel mercato delle autostrade del mare con porto base quello di Catania e quindi con un preciso obiettivo di marketing puntato sul mercato dell’ortofrutta e sui traffici industriali da e per la Sicilia. E proprio sull’isola il gruppo che fa capo alla famiglia Onorato, ha registrato una crescita record, schiudendo a tutte le piccole e medie imprese di autotrasporto, le porte del trasporto via mare. Non casualmente il Gruppo Onorato ha ribadito in queste ore, per voce del suo Ceo, Achille Onorato, il codice di auto-condotta che si è dato impegnandosi pubblicamente con l’autotrasporto a una collaborazione dai contenuti molto pragmatici, che ipotizzi anche la definizione di fronti comuni con le istituzioni e con le Autorità portuali in tutte le occasioni in cui debbano essere risolte situazioni o affrontati disservizi che condizionano negativamente il lavoro degli autotrasportatori”.
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lunedì 23 aprile 2018

Grimaldi, battezzata la Grande New York

NEW YORK - La compagnia Grimaldi ha battezzato, con una breve cerimonia nel porto di New York, la Grande New York, nuova unità Pure Car & Truck Carrier specializzata nel trasporto di veicoli e merce rotabile impegnata nella rotta tra il Mediterraneo e il Nord America.

Madrina della nave Amanda Matilda Cuomo Cole, nipote dell'ex governatore di New York, Mario Cuomo, mentre in rappresentanza della compagnia era presente il Commercial, Logistics & Operations Director Costantino Baldissara.

La Grande New York, seconda di una serie di tre gemelle, lunga 199,90 metri e larga 32,26 metri, è munita di quattro ponti mobili che la rendono estremamente flessibile e capace di imbarcare qualsiasi tipo di carico rotabile (auto, furgoni, camion, trattori, autobus, scavatrici, ecc.) fino a 5,2 metri di altezza. Battente bandiera italiana, è in grado di trasportare 6.700 CEU (Car Equivalent Unit) o in alternativa 4.000 metri lineari di merce rotabile e 2.500 CEU.

La Grande New York è anche altamente efficiente dal punto di vista ambientale poiché il suo motore principale a controllo elettronico permette di rispettare le nuove normative per la riduzione delle emissioni di ossido di azoto (NOx).
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martedì 10 aprile 2018

Primo scalo al terminal IMT per il servizio Thyrrenium di MSC

GENOVA - Domenica scorsa ha fatto il primo scalo a Genova all’Intermodal Marine Terminal (Gruppo Messina) una nave della compagnia MSC impiegata sul servizio Thyrrenium, servizio settimanale che collega Genova con le principali destinazioni del Mediterraneo Occidentale e, via Gioia Tauro, con il Medio Oriente.

A tenere il battesimo è stata la nave portacontainer Maira, 207 metri di lunghezza e 2.500 teu di capacità, a bordo della quale si è svolta la tradizionale consegna al Comandante di una targa di benvenuto da parte dei vertici del Terminal.

Il terminal IMT è impegnato in un programma di rinnovamento e potenziamento che prevede consistenti investimenti in hardware (9 stacker, 20 motrici, 16 trailer cornerless, 2 ulteriori spreader per fuorisagoma, upgrade delle gru di banchina) ma anche un potenziamento degli organici, attraverso l’ingresso nell’operativo di banchina di nuovi 16 giovani lavoratori entro la prima metà dell'anno, per far fronte all'incremento di traffico.

Il terminal IMT, in una visione di Full Customer Service & Care abbina all’operatività di banchina Containers, RO-RO e Multipurpose, un mix di servizi accessori per offrire alla clientela sempre più esigente un servizio completo: collegamenti ferroviari intermodali plurisettimanali con i principali Terminal Intermodali in Nord - Centro Italia (Milano-Segrate, Brescia, Dinazzano e Vicenza); servizi di riempimento, svuotamento e immagazzinaggio della merce al coperto e in regimi doganale/fiscale/libero; servizi di manutenzione e riparazione dei contenitori.

Il Terminal IMT nel 2017 ha movimentato 230.000 teu, 85.000 ton. di rotabili e 26.500 ton. di merce varia.

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sabato 24 giugno 2017

Moby: nuovo cargo sulla tratta Olbia-Livorno

OLBIA - Il traffico merci fra Olbia e Livorno si arricchisce di una nuova nave. Il gruppo Onorato ha inaugurato  il Superfast Baleares, un mezzo cargo capace di raggiungere la velocità di 27 nodi con una capienza massima di 3.500 metri lineari di carico, tre chilometri e mezzo di merce distribuita su tre piani. "Sarà una nave velocissima e grandissima - spiega Achille Onorato, amministratore delegato di Moby Line - la Superfast Baleares è il mezzo più grande che abbia mai servito la Sardegna per le merci. Vogliamo continuare ad investire nell'Isola e per l'Isola e lo stiamo dimostrando con i fatti. Queste non sono chiacchiere".

La Superfast Baleares è lunga 210 metri, ha quattro garage tutti accessibili da rampe fisse, una capacità che raggiunge i 220 semi rimorchi, con 200 allacci frigo e 4 motori. La nave, battente bandiera portoghese, è stata noleggiata dalla compagnia spagnola Transmediterranea. Da questa sera alle 20.30 affiancherà il traghetto Pietro Manunta, inaugurato un anno fa, e consentirà di soddisfare le sempre crescenti esigenze di trasporto merci sulla rotta Olbia-Livorno. In occasione della stagione estiva Moby, oltre alla Superfast che resterà in linea tutto l'anno, ha messo in campo un ulteriore mezzo dedicato al trasporto di derrate alimentari. Una scelta che consentirà la disponibilità di maggiore spazio da destinare al traffico passeggeri sule altre navi Moby. 
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venerdì 24 marzo 2017

Maritime English: primo corso Ignazio Messina & C. - Fondazione Accademia Italiana Marina Mercantile

GENOVA - Nato da un’intesa fra la Fondazione Accademia Italiana Marina Mercantile e il gruppo armatoriale Ignazio Messina & C., si è concluso a Genova il primo corso di “inglese marittimo” con la consegna dei diplomi ai partecipanti del corso finalizzato a costruire una conoscenza di base della lingua inglese fra i sottoufficiali e marittimi “comuni” a bordo delle navi battenti bandiera italiana.

L’esigenza di questa preparazione linguistica affonda in precise motivazioni di sicurezza che travalicano la semplice e formale applicazione delle convenzioni internazionali e dei regolamenti. Si tratta in fatto di migliorare le conoscenze comuni di base degli equipaggi che consentano la comunicazione e facilitino la comprensione anche e specialmente in situazioni di emergenza.

Nel progetto ideato dal team della Ignazio Messina & C. con l'ausilio dell'Accademia Marina Mercantile sono analizzati tutti gli aspetti che possono in qualche modo influire sull’intervento formativo quali l’alternarsi di periodi di lavoro a bordo e periodi di riposo a terra, l’attività lavorativa delle singole qualifiche coinvolte, i compiti assegnati in caso di emergenze a bordo, il livello di scolarizzazione, la provenienza geografica sino al grado di abilità nell’utilizzo dei moderni strumenti elettronici.

La metodologia di insegnamento è ispirata alla massima semplicità e al coinvolgimento attraverso un'attività ludica. Si tratta, infatti, di un gioco basato su una sorta di case history ambientate sulla nave volto al riconoscimento di situazioni e attrezzature riconducili al luogo di lavoro, gioco al quale partecipare con livelli di difficoltà successivi sino all’acquisizione di una conoscenza dei vocaboli, dei verbi e della costruzione semplice della frase in lingua inglese, tale da garantire in caso di comunicazione a bordo fra lavoratori la comprensione del concetto espresso in termini di massima efficacia e sicurezza.

Redatto per la prima volta, il progetto ha ottenuto un contributo di fondi comunitari (€ 100.000) messi a disposizione tramite bando grazie all'impegno assicurato dall'Assessore alla Comunicazione, Formazione, Politiche giovanili e Culturali della Regione Liguria. Si è concretizzato in tre corsi con 15 partecipanti ciascuno e rappresenta anche il primo esperimento di formazione a distanza nel settore mare.

Alto il gradiente registrato tra i partecipanti che hanno colto l'opportunità non solo di accrescere le proprie competenze lavorative ma di sviluppare anche uno strumento di comunicazione per la vita di tutti i giorni; per la società un ottimo risultato che vede accrescere il valore del capitale umano del personale di bordo anche in quelle mansioni più operative ma fondamentali per la conduzione efficiente e in sicurezza della nave.

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