TRIESTE - Ritorno all'utile per Fincantieri nel terzo trimestre 2016, con risultato netto positivo per 7 milioni di euro al 30 settembre, rispetto ai -195 milioni dello stesso periodo 2015. Il dato emerge dal documento contabile al 30 settembre, approvato oggi a Trieste dal cda del gruppo cantieristico. Confermati anche gli obiettivi del piano industriale, con un carico di lavoro complessivo pari a 21,8 miliardi di euro. I ricavi del periodo ammontano a 3,2 miliardi (3 miliardi al 30 settembre 2015) con Ebitda a 185 milioni (6 milioni al 30 settembre 2015).
Il risultato del periodo ante proventi e oneri estranei alla gestione ordinaria è positivo per 30 milioni (nel 2015 era a -169 milioni). Il risultato di pertinenza del Gruppo è positivo per 35 milioni (-73 milioni al 30 settembre 2015). La posizione finanziaria netta è negativa per 625 milioni (-438 milioni al 31 dicembre 2015), in maggior parte per il finanziamento di attività riconducibili alla costruzione di navi da crociera, quindi strettamente legata al finanziamento del capitale circolante netto. Il Piano Industriale esaminato dal cda conferma i propri target, con un Ebitda margin pari al 5,7%, in miglioramento rispetto al 30 settembre 2015 (0,2%) e in linea con gli obiettivi del Piano Industriale 2016-2020. Il carico di lavoro complessivo è di 21,8 miliardi di euro, pari a circa 5,2 anni di lavoro se rapportato ai ricavi del 2015, con 106 navi in portafoglio.
Prosegue con successo l'implementazione del Piano Industriale di Vard, con diversificazione del portafoglio di business, l'acquisizione nei primi nove mesi di sei unità expedition cruise e 20 module carrier vessels. Il contratto con il Ministero della Difesa del Qatar firmato a giugno rappresenta il più rilevante traguardo commerciale degli ultimi 30 anni nel settore navale militare, pari a circa 4 miliardi di euro per la costruzione di sette unità e la fornitura di servizi di supporto in Qatar per altri 15 anni dopo la consegna. Infine, è entrato in vigore il nuovo contratto integrativo aziendale, basato su premi incentivanti al raggiungimento degli obiettivi, parte dei quali verrà corrisposta mediante strumenti di welfare.
Il risultato del periodo ante proventi e oneri estranei alla gestione ordinaria è positivo per 30 milioni (nel 2015 era a -169 milioni). Il risultato di pertinenza del Gruppo è positivo per 35 milioni (-73 milioni al 30 settembre 2015). La posizione finanziaria netta è negativa per 625 milioni (-438 milioni al 31 dicembre 2015), in maggior parte per il finanziamento di attività riconducibili alla costruzione di navi da crociera, quindi strettamente legata al finanziamento del capitale circolante netto. Il Piano Industriale esaminato dal cda conferma i propri target, con un Ebitda margin pari al 5,7%, in miglioramento rispetto al 30 settembre 2015 (0,2%) e in linea con gli obiettivi del Piano Industriale 2016-2020. Il carico di lavoro complessivo è di 21,8 miliardi di euro, pari a circa 5,2 anni di lavoro se rapportato ai ricavi del 2015, con 106 navi in portafoglio.
Prosegue con successo l'implementazione del Piano Industriale di Vard, con diversificazione del portafoglio di business, l'acquisizione nei primi nove mesi di sei unità expedition cruise e 20 module carrier vessels. Il contratto con il Ministero della Difesa del Qatar firmato a giugno rappresenta il più rilevante traguardo commerciale degli ultimi 30 anni nel settore navale militare, pari a circa 4 miliardi di euro per la costruzione di sette unità e la fornitura di servizi di supporto in Qatar per altri 15 anni dopo la consegna. Infine, è entrato in vigore il nuovo contratto integrativo aziendale, basato su premi incentivanti al raggiungimento degli obiettivi, parte dei quali verrà corrisposta mediante strumenti di welfare.