Nel 2016 l’Italia si è aggiudicata il 43% degli ordini globali per la costruzione di grandi yacht, che si sono attestati in totale a quota 424. Ma non è leader solo nel settore delle costruzioni. A dirlo sono ancora i numeri, illustrati da Lorenzo Pollicardo, segretario generale di Nautica Italiana, in occasione della serata organizzata dal Propeller club su “Nautica da diporto e le sfide per Genova”.
"L’area alto tirrenica, in cui Genova è baricentrica, è considerata a pieno titolo il polo mondiale del service, dell’after market e del refit dei grandi yacht. E la domanda di refit da qui al 2020 è in crescita in tutti i segmenti, compreso quello dei maxiyacht: in vent’anni la flotta è triplicata arrivando a 5.400 unità – spiega Pollicardo -. C’è un business concreto".
Il Mediterraneo è anche una delle mete preferite dei grandi yacht sia nella stagione calda (70% della flotta) sia come home port in quella più fredda (56%), che significa molto per il territorio. Nel 2016 gli approdi turistici sulle coste italiane sono stati 7.500, con 2,8 giorni di sosta media: il 95% delle imbarcazioni batte bandiera italiana e il 98% degli ospiti a bordo sono stranieri. "Genova, che ha creato forse il primo waterfront in Europa e l’ha portato verso la nautica, che ha due marine di eccellenza, un leader nel refit fra i primi tre al mondo come è il cantiere Amico, il cantiere Tankoa, Mariotti. Il Salone Nautico, non parte certo da zero, ha grosse opportunità e dovrà coniugare queste anime", dice Pollicardo.
"L’area alto tirrenica, in cui Genova è baricentrica, è considerata a pieno titolo il polo mondiale del service, dell’after market e del refit dei grandi yacht. E la domanda di refit da qui al 2020 è in crescita in tutti i segmenti, compreso quello dei maxiyacht: in vent’anni la flotta è triplicata arrivando a 5.400 unità – spiega Pollicardo -. C’è un business concreto".
Il Mediterraneo è anche una delle mete preferite dei grandi yacht sia nella stagione calda (70% della flotta) sia come home port in quella più fredda (56%), che significa molto per il territorio. Nel 2016 gli approdi turistici sulle coste italiane sono stati 7.500, con 2,8 giorni di sosta media: il 95% delle imbarcazioni batte bandiera italiana e il 98% degli ospiti a bordo sono stranieri. "Genova, che ha creato forse il primo waterfront in Europa e l’ha portato verso la nautica, che ha due marine di eccellenza, un leader nel refit fra i primi tre al mondo come è il cantiere Amico, il cantiere Tankoa, Mariotti. Il Salone Nautico, non parte certo da zero, ha grosse opportunità e dovrà coniugare queste anime", dice Pollicardo.