TRIESTE - Tentativo del governo francese di ridefinire i rapporti azionari dei cantieri Stx, dopo l'acquisizione del 66,6% da parte di Fincantieri. Il tentativo - secondo quanto scrive oggi Le Figaro - sarebbe quello di un azionariato diviso a metà tra italiani e francesi, abbandonando l'ipotesi di un'entrata nel capitale da parte di Msc Crociere, per voce del patron Gianluigi Aponte. Una mossa che dovrebbe venire concordata via telefono tra il leader dell'Eliseo Emmanuel Macron e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
La vicenda dell'acquisizione della maggioranza dei cantieri di Saint Nazaire dal socio coreano, conclusa a maggio con l'acquisto da parte di Fincantieri (di cui una quota intorno al 6-8% a Fondazione CrTrieste), era stata riaperta a fine maggio dopo le nuove direttive di Macron - segnate anche da una visita ai cantieri - con la promessa-minaccia di esercitare il diritto di prelazione dello Stato sulla quota di maggioranza, che tra l'altro è in scadenza il 29 luglio prossimo. Il gruppo cantieristico nazionale si è astenuto dal commentare l'evoluzione della vicenda, così come prefigurata dal quotidiano parigino.
Tuttavia, lo scenario che si potrebbe profilare con una suddivisione 'fifty-fifty' della proprietà di Stx France andrebbe a confliggere con quello che già l'amministratore delegato Giuseppe Bono aveva espresso, sia alla comunità finanziaria che ai lavoratori dei cantieri. E cioè la volontà di Fincantieri di mantenere in capo a sé le 'leve del comando' della gestione stabilimenti, così da porre in atto quella strategia industriale definita da Bono "di respiro europeo", anche e soprattutto attraverso sinergie con gli altri impianti del Gruppo.
La vicenda dell'acquisizione della maggioranza dei cantieri di Saint Nazaire dal socio coreano, conclusa a maggio con l'acquisto da parte di Fincantieri (di cui una quota intorno al 6-8% a Fondazione CrTrieste), era stata riaperta a fine maggio dopo le nuove direttive di Macron - segnate anche da una visita ai cantieri - con la promessa-minaccia di esercitare il diritto di prelazione dello Stato sulla quota di maggioranza, che tra l'altro è in scadenza il 29 luglio prossimo. Il gruppo cantieristico nazionale si è astenuto dal commentare l'evoluzione della vicenda, così come prefigurata dal quotidiano parigino.
Tuttavia, lo scenario che si potrebbe profilare con una suddivisione 'fifty-fifty' della proprietà di Stx France andrebbe a confliggere con quello che già l'amministratore delegato Giuseppe Bono aveva espresso, sia alla comunità finanziaria che ai lavoratori dei cantieri. E cioè la volontà di Fincantieri di mantenere in capo a sé le 'leve del comando' della gestione stabilimenti, così da porre in atto quella strategia industriale definita da Bono "di respiro europeo", anche e soprattutto attraverso sinergie con gli altri impianti del Gruppo.