VIAREGGIO - Condivisione “verificata” dei dati relativi al giornale di bordo e alla effettiva navigazione
internazionale, attraverso una procedura che sia considerata affidabile dall’amministrazione fiscale italiana, dalle Dogane e dalla Guardia di Finanza.
A lanciare questa formula innovativa che, in linea teorica, dovrebbe abbattere
drasticamente i contenziosi fiscali relativi alle imbarcazioni da diporto che operano
in alto mare, costruendo le basi per un rapporto di maggiore fiducia fra amministrazione
fiscale e grandi yacht, è stato Bureau Veritas Italia che l’ha presentata in anteprima a
Nautica Italiana nel corso del Versilia Yachting Rendez-vous svoltosi a Viareggio.
La chiave di lettura del nuovo metodo, frutto di una collaborazione fra Bureau Veritas Italia e gli studi Piana Illuzzi Queirolo Trabattoni e Santacroce&Associati, è una attestazione trasparente della navigazione in alto mare così come definita dall’Amministrazione Finanziaria con gli interventi interpretativi emanati in adesione alle direttive comunitarie, particolarmente utile per gli yacht adibiti ad attività di noleggio per finalità turistiche.
In parallelo, sono state analizzate le opportunità di efficienza fiscale per gli operatori di settore ed in particolare per i cantieri di costruzione e di refitting legate all’adozione della fattura elettronica e nell’ambito del Piano Nazionale Impresa 4.0. Sulla base della nuova procedura la società di certificazione, si fa carico di raccogliere preventivamente tutte le informazioni utili per determinare la quota di navigazione off-shore attraverso un confronto diretto con l’armatore o un suo rappresentante per verificare i dati ufficiali dei viaggi eseguiti dall’imbarcazione e i metodi di raccolta e conservazione di tali dati.
Un successivo raffronto con informazioni raccolte attraverso banche date indipendenti consente di completare la valutazione e in caso di esito positivo della stessa, il rilascio dell’attestazione “Alto Mare”. Bureau Veritas Italia diventa quindi l’interfaccia dell’amministrazione fiscale fornendo le garanzie di un’attività di verifica strutturata, e quindi una certificazione accreditata. In altre parole una base seria di correntezza che agevoli e renda più trasparenti i rapporti fra utenti della grande nautica e amministrazione fiscale italiana.
La chiave di lettura del nuovo metodo, frutto di una collaborazione fra Bureau Veritas Italia e gli studi Piana Illuzzi Queirolo Trabattoni e Santacroce&Associati, è una attestazione trasparente della navigazione in alto mare così come definita dall’Amministrazione Finanziaria con gli interventi interpretativi emanati in adesione alle direttive comunitarie, particolarmente utile per gli yacht adibiti ad attività di noleggio per finalità turistiche.
In parallelo, sono state analizzate le opportunità di efficienza fiscale per gli operatori di settore ed in particolare per i cantieri di costruzione e di refitting legate all’adozione della fattura elettronica e nell’ambito del Piano Nazionale Impresa 4.0. Sulla base della nuova procedura la società di certificazione, si fa carico di raccogliere preventivamente tutte le informazioni utili per determinare la quota di navigazione off-shore attraverso un confronto diretto con l’armatore o un suo rappresentante per verificare i dati ufficiali dei viaggi eseguiti dall’imbarcazione e i metodi di raccolta e conservazione di tali dati.
Un successivo raffronto con informazioni raccolte attraverso banche date indipendenti consente di completare la valutazione e in caso di esito positivo della stessa, il rilascio dell’attestazione “Alto Mare”. Bureau Veritas Italia diventa quindi l’interfaccia dell’amministrazione fiscale fornendo le garanzie di un’attività di verifica strutturata, e quindi una certificazione accreditata. In altre parole una base seria di correntezza che agevoli e renda più trasparenti i rapporti fra utenti della grande nautica e amministrazione fiscale italiana.