venerdì 22 giugno 2018

Seafuture: protagonisti i seminari tecnici di Navarm

LA SPEZIA - Nel pomeriggio di giovedì 21 giugno Seafuture ha aperto le porte alla ricerca e tecnologia in ambito navale: protagonisti sono stati i seminari tecnici di NAVARM che hanno visto impegnate con i loro contributi le principali aziende nazionali della difesa come MARTEC che si occupa di migliorare la sicurezza a bordo delle imbarcazioni. Un seminario è stato dedicato allo sviluppo delle batterie al litio per l’impiego sui futuri sottomarini della Marina Militare con l’intervento di Fincantieri e dell’Università La Sapienza di Roma a testimoniare il saldo legame tra l’industria e l’università nel nostro paese.  Sono successivamente stati presentati i risultati sulle attività di certificazione del munizionamento guidato a lunga gittata della famiglia Vulcano sviluppo da Leonardo, sull’uso delle realtà virtuale nel processo di progettazione delle nuove unità della Marina Militare, nonché sulla stampa 3D delle parti di ricambio presentato da Dragonfly insieme all’Arsenale Militare della Spezia.

Secondo appuntamento dedicato al mondo dell’industria su uno dei temi tecnici principali di Seafuture: le esperienze di refitting e rinnovamento portate a completamento da Fincantieri sulle unità navali entrate in servizio con la Guardia Costiera del Bangladesh e con la Marina Peruviana, nonché quelle di demolizione con ciclo completamente green organizzate da AID[2] sono state al centro del forum che ha visto la partecipazione del cluster di PMI coinvolte a vario titolo, nonché delle delegazioni di Marine interessate alla tematica. Nel corso del salone, queste ultime hanno avuto la possibilità di visitare ed effettuare uscite e dimostrazioni a mare sulle unità della Marina Militare che dovranno lasciare il servizio nel breve periodo.

I workshop si sono poi conclusi con l’evento di Segredifesa in cui sono stati presentati i risultati del progetto Pythia, finanziato ed organizzato dalla Comunità Europea nell’ambito dei fondi per la ricerca nella Difesa, sulle più comuni metodologie di previsione tecnologica utilizzate dall’industria militare e civile, evento organizza con il supporto delle società Engineering Ingegneria Informatica e Zanasi e partners.

Intenso anche il programma di eventi presso lo stand Marina Militare che ha visto, tra l’altro, l’effettuazione di un laboratorio marinaresco per scolaresche e gruppi di giovani.

La sera Seafuture, grazie al gold sponsor MBDA, ha offerto alla popolazione un concerto al Teatro Civico della Spezia dove si sono esibiti prima i GOSP – Giovane Orchestra Spezzina e l’Orchestra del Conservatorio G. Puccini.

Alle 21 l’attesa esibizione della Banda Musicale della Marina Militare, composta da oltre 100 orchestrali provenienti dai più famosi conservatori di musica, ha visto una straordinaria partecipazione di ospiti Seafuture e della cittadinanza lieta di poter presenziare a questo prestigioso evento.

Il venerdì Seafuture ha iniziato le celebrazioni della Giornata dei Mari con lo slogan “OUR OCEAN, ONE FUTURE”: uno dei rari casi di apertura delle aree e strutture militari alla popolazione con un ritorno importante per tutta la comunità locale. Il tema generale della giornata è stato quello della sostenibilità e inclusività ambientale e della blue economy

Presso lo stand Marina Militare ancora tanti eventi che hanno attraversato trasversalmente diverse tematiche legate al mare: dalla conferenza sulla Lega Navale italiana alla descrizione delle capacità idrografiche e d’intervento subacqueo della Marina Militare. Evento d’eccezione è stato quello organizzato da DLTM e dal CSSN sul tema del design navale coniugato alla disabilità per un mare senza barriere con interventi da parte del contrammiraglio Carmelo Bonfiglio, Andrea Brigatti di Cadamà, Marco Rossato dei Timonieri Sbandati, Alessio Bernabò di Diversamente Marinai e Andrea Pendibene, skipper della Marina Militare che ha partecipato alla famosa Mini TRANSAT con la barca Pegaso.

Connesso a questa attività l’evento “Seafuture si mobilita per le nuove generazioni” che ha dato la possibilità a piccoli marinai di regatare nella darsena della base navale sui loro piccoli Optimist, bordeggiando accanto al Vespucci e sfidando Pegaso timonata dallo stesso Andrea Pendibene.

Durante la densa mattinata è stato inoltre assegnato il premio al miglior libro per divulgazione scientifica voluto da WWF/FAI/Cinque Terre Academy. Il vincitore di quest’anno è Franco Borgogno per il libro “Un mare di plastica”, Nutrimenti casa editrice.

La Vicesindaco Genziana Giacomelli ha premiato i giovani degli istituti superiori che hanno partecipato al SEAFUTURE AWARDS 2018 HIGH SCHOOLS, rivolto agli studenti iscritti agli ultimi due anni delle scuole secondarie.

In mattinata  anche la prima parte dell’evento speciale per condividere, cooperare e sensibilizzare alla sostenibilità ambientale: “Capire in nostro universo marino: le implicazioni economiche e scientifiche”, organizzato dal DLTM, che  intende promuovere azioni efficaci legate alla conservazione marina e avviare un dialogo internazionale sulla sostenibilità degli oceani, creando una rete di "intelligence" e identificando le migliori pratiche al fine di sensibilizzare sulle questioni che riguardano l'ecosistema marino.

Il focus navale della terza giornata del salone ha visto protagonista gli attori responsabili rispettivamente a livello nazionale ed internazionale dei programmi di sviluppo, progettazione, sviluppo, produzione, trasformazione ed ammodernamento, in pratica della gestione nel corso della vita operativa, delle unità militari: da una parte la Direzione degli Armamenti Navali (NAVARM) direzione del Segretariato Generale della Difesa/Direzione Nazionale Armamenti e dall'altra l'Organizzazione per la Cooperazione Congiunta in Materia d'Armamenti, meglio conosciuta come OCCAR. Quest'ultimo ente indipendente a livello europeo gestisce ben 13 programmi internazionali nel settore del procurement terrestre, aeronautico e navale, fra cui quello congiunto italo-francese delle fregate multi-missione europee FREMM e delle nuove unità da supporto logistico (LSS) e dei Pattugliatori Polivalenti d'Altura (PPA) per la Marina Militare. Nel presentare le capacità della propria organizzazione, il direttore di OCCAR, generale Arturo Alfonso Meiriño ha evidenziato come quest'ultima assicuri una flessibilità di gestione dei programmi non ottenibile a livello nazionale e si candidi quale struttura di gestione dei futuri progetti nel settore della Difesa della Comunità Europea. Gli ha fatto eco il Direttore di NAVARM, l'Ammiraglio Ispettore Capo Matteo Bisceglia, che ha rimarcato come l'assunzione ad OCCAR dei programmi per la costruzione e gestione in servizio delle nuove unità della Marina Militare, ha dato risalto ai medesimi contribuendo all'allargamento alla Francia del progetto LSS ed alla partecipazione come osservatore del Brasile in vista di una possibile acquisizione. Nel corso della connessa tavola rotonda, gli esponenti di Fincantieri, Leonardo, MBDA ed Orizzonte Sistemi Navali hanno confermato la bontà del sistema di gestione offerto da OCCAR e della scelta di NAVARM.     

Tornando agli eventi più “tecnici” sono proseguiti i lavori del workshop della Marina Militare e del CSSN sull’uso dei veicoli non presidiati nella lotta subacquee, affiancato dal seminario sulla gestione della crisi cibernetica organizzato da Segredifesa e sulle tecnologie per la sicurezza cibernetica organizzato dall’Università di Pisa.

Seafuture estende le proprie collaborazioni anche alle università estere ed infatti ospiterà il seminario dell’Università Belga di Tu Delft sulla metodologia strutturale di ricerca marittima.

Sempre il DLTM ha organizzato altri due importanti avvenimenti: un dedicato all’Ecodragaggio e più in generale all’influenza del riscaldamento globale sui mari, l’altro sull’ecodragaggio teso a ricercare soluzioni che coniughino lo sviluppo dei porti e la lotta all’erosione costiera che è arrivata ad interessare il 40% delle nostre coste. Altro argomento rilevante promosso dal DLTM insieme a prestigiose università internazionali riguarda invece il ‘Water Management’, che tratterà dell’acqua come risorsa rinnovabile.
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