ROMA - "Un altro triste epilogo sta per abbattersi sui lavoratori marittimi, questa volta non è solo il maledetto Covid 19 ma anche il serio rischio della perdita del lavoro dei lavoratori marittimi e di terra della Tirrenia Cin". Così in una nota Federmar Cisal, facendo sapere di aver inviato ieri "una richiesta urgentissima di confronto alla Ministro dei Trasporti, al Ministro dello Sviluppo Economico e alla Ministro del Lavoro".
"I Commissari straordinari della Tirrenia in a.s. hanno bloccato l'intera operatività economica della compagnia di navigazione, attraverso un provvedimento giudiziario, provocando una ineluttabile crisi aziendale e conseguente blocco dei collegamenti con la Sardegna, la Sicilia e le Isole Tremiti e attentato alle economie isolane e alla occupazione di migliaia di lavoratori, che peraltro essendo per l'80% non stabilizzati si troveranno disoccupati e - pur pagandola - senza cassa integrazione e neppure quella prevista dal decreto Cur Italia", afferma Federmar, sottolineando che "il problema resta come salvaguardare, comunque, l'intera filiera occupazionale che non investe solo la Tirrenia Cin".
Federmar Cisal ritiene pertanto "indispensabile ed urgente un 'Patto Tripartito' che porti alla definizione della salvaguardia del le aziende e dei lavoratori italiani e che spenga definitivamente il ricorso al profitto di armatori italiani senza scrupolo che impiegando personale extracomunitari/comunitari a basso costo hanno la sfacciataggine di richiedere contributi allo Stato italiano".