mercoledì 2 dicembre 2020
Shipping, "migliaia di marittimi ancora bloccati per il Covid"
GENOVA - Il Covid paralizza ancora i traffici marittimi internazionali. Ics ed Ecsa, l'International chamber of shipping che rappresenta più dell'80% della flotta mondiale e l'European community shipowners' associations accolgono con favore la risoluzione dell'Onu che chiede a tutti i Paesi del mondo di riconoscere i marittimi come lavoratori chiave e invita i governi ad attuare immediatamente misure per consentire il cambio dell'equipaggio e per garantire l'accesso alle cure mediche per tutto il personale marittimo. "E' un passo significativo nel riconoscere il ruolo cruciale che 2.000.000 di marittimi svolgono nel trasporto di cibo, medicine, forniture energetiche e altre materie prime essenziali in tutto il mondo nel pieno di una pandemia globale" sottolinea una nota. Ma non è ancora la soluzione. "La risoluzione è molto importante e costituisce un significativo passo avanti per risolvere la crisi globale dei cambi di equipaggio - commenta Mario Mattioli, presidente di Confitarma, che aderisce ad Ics ed Ecsa -. Rispetto ai primi mesi dell'anno la situazione sta leggermente migliorando. Tuttavia, vi sono ancora migliaia di marittimi bloccati sulle nostre navi e altrettanti marittimi che non possono sostituirli a causa delle restrizioni ai viaggi internazionali introdotte dai governi esteri per contrastare la pandemia da Covid19. Con alcune situazioni, in particolare in Cina, che stanno diventando vere e proprie emergenze umanitarie".