LUGANO - Nestlè interessata a operare nel porto di Savona-Vado. La notizia è
trapelata nel corso dell’ultima tavola rotonda del convegno Un Mare di Svizzera che si è
concluso oggi a Lugano. Secondo quanto riportato dal vice presidente della Fondazione
Slala, Gerardo Ghigliotto, l’attenzione della multinazionale si sarebbe accentrata sul silo per il
caffè che è stato realizzato nello scalo ligure dal Gruppo Pacorini e che per Nestlè potrebbe
diventare a breve un’alternativa rispetto ai porti del Nord Europa.
Durante il confronto su retroporti, centri merce e terre di mezzo, Ignazio Messina ha
sottolineato come siano pochissimi i gruppi che investono nel settore intermodale muovendo
dal settore marittimo e che quindi quello della verticalizzazione ovvero dell’acquisizione del
controllo dell’intera catena del trasporto sia un falso problema. Per Alessandro Santi,
presidente di Federagenti, gli ultimi anni e gli ultimi mesi stanno dimostrando che proprio gli
equilibri del mercato logistico sono tutt’altro che stabili e sono destinati a mutare
continuamente. Ciò obbliga – come confermato anche da Beni Kunz di Hupac – a una
costante rivisitazione degli equilibri e quindi a una revisione costante delle strategie.
Tema caldo, parlando di armonizzazione e fluidificazione dei traffici fra Italia e Svizzera,
quello dell’armonizzazione e del dialogo fra le due Dogane, precondizioni per rendere
davvero competitivi i transit time dei porti del sud irrompendo su abitudini consolidate fra gli
operatori dell’oltre Gottardo abituati a lavorare con la Germania e i porti del nord Europa.
lunedì 2 ottobre 2023
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