Venendo al dettaglio si riscontra un aumento complessivo di circa il 3,2 %, rispetto al 2015, della movimentazione delle merci con un valore assoluto che supera le 5.600.000 tonnellate. Di queste circa il 36% sono costituite dalle rinfuse solide, in particolare dai cereali, e per il resto da merci varie in colli sia containerizzate (per circa 750.000 tonnellate) che su rotabili (per circa 2.800.000 tonnellate).
Molto significativo l’aumento proprio del traffico container con una movimentazione che ha raggiunto i 72.000 TEUS, in aumento del 19,2 % rispetto al 2015, di cui oltre l’85 % costituito da container pieni e destinati o provenienti a/da aziende di Puglia e Basilicata. Questo dato conferma la strategicità dello scalo barese per l’economia di queste regioni che ormai possono contare con regolarità e continuità su collegamenti con i principali hub portuali del Mediterraneo (Gioia Tauro, Pireo, Damietta-Port Said) in cui trovare le connessioni con i servizi di linea internazionali utili soprattutto a portare le merci italiane nelle varie parti del mondo.
In crescita anche il traffico delle merci su rotabili che hanno raggiunto quasi i 2.800.000 tonnellate, frutto della movimentazione di circa 350.000 mezzi tra camion e rimorchi, con un aumento di circa il 4,5 % rispetto ai dati dell’anno precedente. La crescita di questo segmento di traffico è conseguente al consolidamento delle linee ro-ro che collegano il nord adriatico con la Grecia passando per Bari ed è destinata a crescere per effetto delle nuove rotte verso la Turchia che sono in corso di attivazione e per cui sono stati già svolti i primi viaggi di test.
Per quanto attiene al traffico passeggeri, invece, si confermano sostanzialmente i dati del 2015 con il transito dal Porto di Bari di oltre 1.550.000 passeggeri di cui circa 400.000 correlati alle navi da crociera ed il resto a quello dei traghetti. Per quanto attiene a questo ultimo segmento di traffico si conferma la buona performance dei collegamenti con l’Albania per i quali si registra un aumento rispetto al 2015 di circa il 10% del numero di passeggeri e di circa il 9% del numero dei mezzi. In leggera flessione invece il dato riferito ai collegamenti con la Croazia ed il Montenegro che risentono sempre di più della stagionalità dei traffici. Circa le linee con la Grecia, invece, si rileva una flessione dell’8% rispetto al 2015, relativamente al numero dei passeggeri che comunque resta superiore alle 260.000 unità, mentre è in crescita il numero dei mezzi che passano dai 128.000 circa del 2015 ai 135.000 circa del 2016 con un aumento del 6%. Complessivamente, in definitiva, si registra per quanto riguarda i ferries un aumento del 3% circa del traffico passeggeri ed un aumento del 7% di quello dei mezzi.
Nel dettaglio delle crociere, invece, si legge un dato molto positivo costituito da un recupero di circa il 10% rispetto all’anno precedente caratterizzato da un aumento del 28% dei passeggeri “home port” a testimonianza della fiducia che gli operatori dimostrano nei confronti dei servizi offerti dal Porto di Bari in fase di imbarco/sbarco. Su questo segmento di traffico le aspettative per il 2017 sono molto positive con un attenzione sempre maggiore verso il Porto di Bari del gruppo CARNIVAL, che in Italia opera principalmente con i marchi COSTA CROCIERE e AIDA CRUISE, che da marzo avvierà una nuova rotta settimanale verso l’Egeo con unico scalo italiano a Bari, da novembre impegnerà su Bari due navi in crociere invernali sempre nel Mediterrano e che sta programmando un ulteriore aumento delle toccate e delle navi per il 2018 e gli anni successivi.
“Siamo veramente molto soddisfatti dei risultati operativi del 2016”, hanno commentato il Commissario Straordinario Francesco Mariani ed il Segretario Generale f.f. Mario Mega, “che si aggiungono ad una serie positiva che già da alcuni anni vede il Porto di Bari sempre in crescita e soprattutto con una adeguata capacità di adattamento, sia degli operatori che dei servizi di supporto, alle mutevoli richieste ed esigenze del mercato marittimo. La polifunzionalità del porto ed un’attenzione particolare per ogni nuova tipologia di merce che il territorio richiedeva sono due elementi che hanno ispirato e caratterizzato da molti anni la nostra azione amministrativa ed i cui i risultati sono agli occhi di tutti. Siamo sicuri che l’entrata nell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale non potrà che costituire per tutti gli operatori un’ulteriore occasione di sviluppo e di crescita consentendo di concentrare gli sforzi verso quelle tipologie di traffico che sono più richieste dal mercato dello shipping e più funzionali alla posizione geografica del porto di Bari e delle aziende pugliesi e lucani che ne utilizzano i suoi servizi. Di tutto questo non possiamo che ringraziare, oltre che gli operatori, tutte le Istituzioni pubbliche operanti nel Porto che hanno saputo collaborare fra di loro e con l’Autorità Portuale per assicurare condizioni di lavoro ottimali e standard di sicurezza sempre maggiori e di riferimento per molte altre realtà analoghe”.