Terra antica, ricca di tesori naturali e paesaggistici unici al mondo: questa è la Sardegna. Purtroppo il turismo balneare spesso trascura un’ampia fetta del patrimonio dell’isola, relegando gemme naturalistiche di notevole bellezza a un ruolo di secondo piano. Ma i viaggiatori curiosi, e desiderosi di esplorare il territorio sardo nella sua vera essenza, hanno opzioni infinite. Ecco allora una breve panoramica su una delle attrattive naturali più interessanti della Sardegna: le grotte carsiche.
Questi fenomeni, frutto dell’erosione delle rocce a seguito di infiltrazioni d’acqua, si manifestano un po’ in tutta l’isola, ma si concentrano con una notevole frequenza nel cagliaritano. Un classico esempio sono le Grotte Is Zuddas, nel Basso Sulcis: ad appena 60 chilometri di distanza dal capoluogo, rappresentano una delle formazioni di questo tipo più particolari sul territorio nazionale. Infatti, oltre al suggestivo alternarsi di stalattiti e stalagmiti, le grotte presentano differenti tipologie di speleotemi, tutti di grande fascino. Ad esempio, sono presenti impressionanti colate di cascate pietrificate e un ampio tappeto di cannule, ovvero aghi di aragonite che vanno a formare stalattiti tubolari, le quali, poste una accanto all’altra, creano uno spettacolo visivo davvero unico. Alcune di esse si sono sviluppate attraverso traiettorie caotiche, ramificandosi in tutte le direzioni, e prendono il nome di “fiori di roccia”, proprio per la particolare forma assunta. Di certo, le Grotte is Zuddas sono le prime a cui far visita se si soggiorna in un hotel a Cagliari: le trovate a Santadi, un comune della provincia del Sud Sardegna, a cui è possibile arrivare tramite la SS130, da seguire sino a Siliqua, dove bisogna imboccare la SS293 che porta a destinazione.
Non distante, a circa 40 chilometri da Santadi e 49 da Cagliari, si può invece visitare la Grotta di San Giovanni. Anche in questo caso, ci si trova di fronte a un monumento naturale di grande fascino, protetto dall’Assessorato alla difesa dell'ambiente della Regione Autonoma della Sardegna, che ne ha decretato la chiusura al traffico per preservarne l’estetica. La grotta è sempre stata una meta ambita dagli sportivi di tutta Europa, per via delle pareti rocciose che la circoscrivono tra le vette del Monte e Punta San Michele, affacciandosi sugli splendidi paesaggi aspri del Sulcis. L’interno del monumento custodisce una cappella dedicata al santo omonimo e diversi reperti archeologici, che le conferiscono un’aura misteriosa e scenografica. Molto semplice da raggiungere: dal capoluogo, vi basterà imboccare la SS130 per arrivare a destinazione.
Ovviamente, nei dintorni si trovano molti altri luoghi d’interesse: oltre alle dieci cose da non perdere a Cagliari segnalateci da Expedia, meritano assolutamente una visita il sito archeologico di Montessu, la Laguna di Santa Caterina, la Torre del Budello e i borghi di Nuxis e Teulada, giusto per citare alcuni degli imperdibili che costellano il sud dell’isola.
Questi fenomeni, frutto dell’erosione delle rocce a seguito di infiltrazioni d’acqua, si manifestano un po’ in tutta l’isola, ma si concentrano con una notevole frequenza nel cagliaritano. Un classico esempio sono le Grotte Is Zuddas, nel Basso Sulcis: ad appena 60 chilometri di distanza dal capoluogo, rappresentano una delle formazioni di questo tipo più particolari sul territorio nazionale. Infatti, oltre al suggestivo alternarsi di stalattiti e stalagmiti, le grotte presentano differenti tipologie di speleotemi, tutti di grande fascino. Ad esempio, sono presenti impressionanti colate di cascate pietrificate e un ampio tappeto di cannule, ovvero aghi di aragonite che vanno a formare stalattiti tubolari, le quali, poste una accanto all’altra, creano uno spettacolo visivo davvero unico. Alcune di esse si sono sviluppate attraverso traiettorie caotiche, ramificandosi in tutte le direzioni, e prendono il nome di “fiori di roccia”, proprio per la particolare forma assunta. Di certo, le Grotte is Zuddas sono le prime a cui far visita se si soggiorna in un hotel a Cagliari: le trovate a Santadi, un comune della provincia del Sud Sardegna, a cui è possibile arrivare tramite la SS130, da seguire sino a Siliqua, dove bisogna imboccare la SS293 che porta a destinazione.
Non distante, a circa 40 chilometri da Santadi e 49 da Cagliari, si può invece visitare la Grotta di San Giovanni. Anche in questo caso, ci si trova di fronte a un monumento naturale di grande fascino, protetto dall’Assessorato alla difesa dell'ambiente della Regione Autonoma della Sardegna, che ne ha decretato la chiusura al traffico per preservarne l’estetica. La grotta è sempre stata una meta ambita dagli sportivi di tutta Europa, per via delle pareti rocciose che la circoscrivono tra le vette del Monte e Punta San Michele, affacciandosi sugli splendidi paesaggi aspri del Sulcis. L’interno del monumento custodisce una cappella dedicata al santo omonimo e diversi reperti archeologici, che le conferiscono un’aura misteriosa e scenografica. Molto semplice da raggiungere: dal capoluogo, vi basterà imboccare la SS130 per arrivare a destinazione.
Ovviamente, nei dintorni si trovano molti altri luoghi d’interesse: oltre alle dieci cose da non perdere a Cagliari segnalateci da Expedia, meritano assolutamente una visita il sito archeologico di Montessu, la Laguna di Santa Caterina, la Torre del Budello e i borghi di Nuxis e Teulada, giusto per citare alcuni degli imperdibili che costellano il sud dell’isola.