GENOVA - Cambiamenti enologici importanti a bordo delle navi Costa. Una nuova carta dei vini con oltre 100 etichette scelte tra le più pregiate d’Italia e del mondo, a bordo delle navi della flotta genovese. E' il risultato di un accordo firmato tra la compagnia crocieristica italiana e la Banca del Vino di Pollenzo, società cooperativa nata da un’idea di Carlo Petrini, Presidente Slow Food, che da anni si propone di sostenere attivamente la memoria enologica italiana.
Avvalendosi della competenza della cooperativa, Costa Crociere ha selezionato le migliori cantine che esprimono il meglio del tesoro viticolo italiano. Le proposte della nuova wine list, precisa una nota della compagnia, sono rappresentative di 19 regioni italiane e di Paesi come Francia, Portogallo, Spagna, Nuova Zelanda, Australia e USA. La selezione si divide in quattro diverse categorie di vini, riconoscibili grazie a un piccolo logo apposto accanto a ciascuna: vini sostenibili, vini biologici, vini dal territorio e vini da abbinare ai piatti dei menu regionali. I vini sostenibili sono stati scelti tra quelli provenienti da viticolture che adottano metodi di coltivazione con il più basso impatto possibile sull’ambiente e rispettose della biodiversità.
Sempre nell’ottica del rispetto dell’ecosistema sono stati introdotti i vini biodinamici, le cui pratiche agricole ammettono solo i preparati che favoriscono la fertilità del terreno e che prendono in considerazione il calendario lunare per le operazioni colturali. I vini biologici sono stati invece selezionati tra quelli che non contengono sostanze chimiche di sintesi e che nascono da uve coltivate senza uso di organismi geneticamente modificati, secondo linee guida riconosciute a livello europeo.
Avvalendosi della competenza della cooperativa, Costa Crociere ha selezionato le migliori cantine che esprimono il meglio del tesoro viticolo italiano. Le proposte della nuova wine list, precisa una nota della compagnia, sono rappresentative di 19 regioni italiane e di Paesi come Francia, Portogallo, Spagna, Nuova Zelanda, Australia e USA. La selezione si divide in quattro diverse categorie di vini, riconoscibili grazie a un piccolo logo apposto accanto a ciascuna: vini sostenibili, vini biologici, vini dal territorio e vini da abbinare ai piatti dei menu regionali. I vini sostenibili sono stati scelti tra quelli provenienti da viticolture che adottano metodi di coltivazione con il più basso impatto possibile sull’ambiente e rispettose della biodiversità.
Sempre nell’ottica del rispetto dell’ecosistema sono stati introdotti i vini biodinamici, le cui pratiche agricole ammettono solo i preparati che favoriscono la fertilità del terreno e che prendono in considerazione il calendario lunare per le operazioni colturali. I vini biologici sono stati invece selezionati tra quelli che non contengono sostanze chimiche di sintesi e che nascono da uve coltivate senza uso di organismi geneticamente modificati, secondo linee guida riconosciute a livello europeo.