MILANO - Illustrati i passi in avanti del gruppo "Cruise 2030" per la sostenibilità del comparto crocieristico dal presidente dell'Autorità di Sistema Portuale veneziana, Pino Musolino, invitato a Cartagena (Colombia) alla conferenza internazionale "Cruise, Ports and Cities" organizzata dall'Universidad de los Andes in collaborazione con l'University of the Aegean e l'Università di Genova.
Al gruppo di lavoro hanno aderito i porti crocieristici di Bergen, Cannes, Dubrovnik, Malaga, Marsiglia e Palma. Tra le criticità condivise dagli amministratori vi sono la reputazione calante del settore crocieristico, il sovraffollamento dei turisti nelle città destinazione e i problemi di mobilità, oltre all'inquinamento acustico, atmosferico e marino. I porti coinvolti stanno lavorando alla definizione di nuovi standard per l'industria crocieristica del futuro che dovrà necessariamente evolvere verso una flotta di "classe Europa" compatibile con le città storiche del vecchio continente.
"L'attenzione a livello globale rispetto all'iniziativa Cruise 2030 - ha detto Musolino - dimostra la difficoltà, condivisa dalla maggior parte degli amministratori di porti, nel coniugare efficacemente l'attività del settore crocieristico con gli equilibri delle città destinazione dei flussi turistici. La nostra presenza al summit di Cartagena è segnale che abbiamo imboccato la via giusta che ci porterà a un rinnovamento del comparto e a un suo riposizionamento all'interno di equilibri più sostenibili e accettabili per le città portuali - ha concluso - e per la popolazione che le abita".