mercoledì 5 agosto 2020
Porti, Trieste: pesa pandemia, -14% traffici totali
TRIESTE - Il Covid frena le attività del Porto di Trieste: il primo semestre 2020 fa registrare un calo nei traffici totali del 14 per cento (sono state movimentate 26.257.000 tonnellate di merce); tengono invece approssimativamente i container, che calano del 4 per cento (376.250 TEU lavorati) e i RO-RO (-5% con 106.400 unità transitate), a causa della diminuzione del traffico da e per la Turichia. Lo scalo, tuttavia, non ha mai smesso di lavorare, e alcuni comparti hanno dimostrato una buona capacità complessiva di tenuta, nonostante la crisi.
La riduzione dei traffici è dovuta principalmente al decremento delle rinfuse liquide (-13%) corrispondente a circa il 64% del calo complessivo dei traffici; mentre le merci varie si attestano su -10% e quello delle rinfuse solide a -70%. La flessione di queste ultime non è però dovuto al Covid-19 ma alla chiusura dell'impianto siderurgico della Ferriera che rappresentava negli anni scorsi il 90% di tale traffico.
Incoraggiante, invece, la performance del molo VII, il terminal container del porto di Trieste, che ha mantenuto il trend ottenuto nel primo semestre del 2019.
Il comparto Ro-Ro si prevede che nei prossimi mesi, salvo nuovi sviluppi sfavorevoli dell'emergenza in corso, possa recuperare quanto perso in questo periodo.
Infine, il traffico ferroviario ha movimentato 3.900 treni (-25%), diretta conseguenza della pandemia. Nonostante la fase storica, i collegamenti intermodali verso l'Europa sono rimasti sempre attivi. Con 7 Paesi serviti regolarmente grazie alla presenza di svariate imprese ferroviarie anche straniere che operano nel porto, e nuovi servizi attivati e potenziati di recente, verso l'Austria e verso Padova, Trieste ha mantenuto salda la sua vocazione ferroviaria. (ANSA).