ROMA - A partire "dal 2019 inizieranno ad operare nel Mediterraneo le prime grandi navi da crociera alimentate a Lng", si tratta di "un vero volano e un'occasione irripetibile per l'Italia per far decollare la rete". A sostenerlo Evelin Zubin, presidente del CSMare, l'organizzazione che a Bruxelles rappresenta i principali attori della logistica italiana, del trasporto marittimo e stradale e che ha patrocinato l'inaugurazione, all'Interporto di Padova, del primo distributore italiano mono-fuel pubblico di metano liquido in un centro intermodale.
La stazione Liquimet, società del Gruppo Gasfin, è un primo passo del progetto "Gainn4Dep", iniziativa italiana per la realizzazione della rete nazionale Lng (gas naturale metano liquefatto) per il trasporto pesante; un progetto dal valore di 1,27 miliardi di euro. Contestualmente all'apertura della stazione Liquimet, Iveco ha anche consegnato 20 automezzi Stralis full-Lng ad Autamarocchi, mezzi che permettono lo stoccaggio del metano liquido in un serbatoio a pressione e a temperature assai basse, dotati di un sistema in grado di convertire il metano in gassoso per poterlo utilizzare come combustibile (aumentando così l'autonomia dei mezzi da circa 200 a 1500 chilometri).
Le stime prevedono che se l'intera flotta di circa 2000 automezzi/giorno che gravitano sull'Interporto di Padova si convertisse al gas, infatti, si otterrebbe un beneficio equivalente all'impianto di un bosco con 2 milioni di nuovi alberi.
La stazione Liquimet, società del Gruppo Gasfin, è un primo passo del progetto "Gainn4Dep", iniziativa italiana per la realizzazione della rete nazionale Lng (gas naturale metano liquefatto) per il trasporto pesante; un progetto dal valore di 1,27 miliardi di euro. Contestualmente all'apertura della stazione Liquimet, Iveco ha anche consegnato 20 automezzi Stralis full-Lng ad Autamarocchi, mezzi che permettono lo stoccaggio del metano liquido in un serbatoio a pressione e a temperature assai basse, dotati di un sistema in grado di convertire il metano in gassoso per poterlo utilizzare come combustibile (aumentando così l'autonomia dei mezzi da circa 200 a 1500 chilometri).
Le stime prevedono che se l'intera flotta di circa 2000 automezzi/giorno che gravitano sull'Interporto di Padova si convertisse al gas, infatti, si otterrebbe un beneficio equivalente all'impianto di un bosco con 2 milioni di nuovi alberi.