mercoledì 31 luglio 2019

Onorato: "Spieghiamo alla gente cos'è il registro internazionale"



MILANO - “Il Direttore Generale del Ministero dei Trasporti, Mauro Coletta, ha convocato le associazioni degli armatori, Confitarma ed Assarmatori, per discutere del Registro Internazionale ma, usciamo dal tecnicismo: che cos’è’ il Registro Internazionale? Spieghiamolo alla gente.

Con una vecchia legge, la n. 30 del 1998, veniva concessa agli armatori italiani la quasi totale defiscalizzazione dei profitti. Domanda: chi in Italia non paga le tasse? Solo gli armatori! Ma non basta. Noi armatori abbiamo anche ottenuto lo sgravio dei contributi per i marittimi.

Tutta questa generosità da parte dello Stato pretendeva un impegno da parte di noi armatori ad imbarcare allora marittimi italiani, oggi comunitari. Gli armatori italiani si sono presi la defiscalizzazione e gli altri privilegi, mica scemi, ed hanno cominciato ad imbarcare marittimi extracomunitari a stipendi da fame. La maggior parte degli extracomunitari imbarcati su navi italiane, e vi ricordo che una nave di bandiera italiana è un pezzo dello Stato Italiano ovunque essa si trovi nel mondo, non percepiscono realmente più di una manciata di dollari al mese.

I sindacati non protestano perché con un accordo del 2003 percepiscono per ogni marittimo extracomunitario imbarcato su nave italiana 190 euro. Il risultato qual è? 50.000 marittimi italiani disoccupati, a casa a fare la fame, e gli extracomunitari sulle nostre navi a fare la fame direttamente a bordo. Chiamiamo le cose per come sono. Lo Stato italiano si è fatto complice degli armatori per lo sfruttamento degli extracomunitari.

Il dirigente Coletta ha convocato una riunione con le associazioni degli armatori per la revisione dell’istituto. Il Coletta è figlio dell’ancien regime e per questo non mi rivolgo a lui ma al Ministro Toninelli che ha dimostrato grande sensibilità e determinazione per il cambiamento: gli armatori italiani pretendono privilegi che nessuna industria italiana riceve, perfetto!

Ma che sulle navi italiane vengano imbarcati marittimi italiani-comunitari o anche marittimi extracomunitari ma allo stesso contratto degli italiani, altrimenti fine dei privilegi. Non siamo razzisti e guai a chi sfrutta la povertà della gente.”
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martedì 30 luglio 2019

Nasce Costa Toscana, sarà alimentata a Lng


GENOVA - E' partita con il taglio della lamiera nel cantiere Meyer di Turku in Finlandia la costruzione di Costa Toscana, nuova unità di Costa Crociere (gruppo Carnival), seconda di due navi gemelle alimentate, in porto e in navigazione, a gas naturale liquefatto (Lng), il combustibile fossile più pulito al mondo. La prima, Costa Smeralda è a fine allestimento sempre nel cantiere di Turku, entrerà in servizio nell'ottobre 2019. Costa Toscana sarà consegnata nel 2021. Costa Smeralda e Costa Toscana rientrano nel piano di riduzione della carbonfootprint definito da Carnival Corporation. Le soluzioni adottate sinora hanno già permesso a Carnival di ridurre l'impatto del 27,6% nel 2018 e di superare il target del 25% previsto per il 2020.

Con una stazza lorda di oltre 180.000 tonnellate e oltre 2.600 camere ciascuna, Costa Smeralda e Costa Toscana fanno parte di un piano di espansione della flotta del Gruppo Costa (Costa Crociere e Aida) che prevede 7 nuove navi entro il 2023, per un investimento di oltre 6 miliardi, in cui rientrano AIDAnova e Costa Venezia rispettivamente consegnate a dicembre 2018 e a fine febbraio 2019.

"Il taglio della prima lamiera di Costa Toscana è un importante passo nell'ambito del nostro piano di sviluppo sostenibile. La propulsione a Lng è un vero e proprio punto di svolta, in quanto garantisce una riduzione significativa dell'impatto ambientale senza compromettere gli aspetti di sicurezza per noi imprescindibili e prioritari. Ancora una volta Costa Crociere traccia la rotta nel settore: l'aver creduto per primi in questa tecnologia rafforza ulteriormente la nostra visione d'insieme; molto rimane ancora da fare sul piano delle infrastrutture per facilitarne ulteriormente l'utilizzo", ha detto Neil Palomba, dg di Costa Crociere.
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lunedì 29 luglio 2019

Cannes: arriva la stretta contro le navi da crociera inquinanti

CANNES - Giro di vite contro le navi da crociera inquinanti a Cannes. Dal 2020, la località balneare della Costa Azzurra celebre, tra l'altro, per il suo Festival cinematografico imporrà ai colossi del mare di limitare il tenore di zolfo nei combustibili per uso marittimo allo 0,1%, un giro di vite più rigoroso rispetto a quanto imposto dalla legge francese.

Il sindaco David Lisnard e la Chambre de Commerce et d'Industrie Nice-Côte d'Azur, che gestisce il porto, hanno già firmato una Carta in questo senso con il gruppo Norwegian Cruise Line Holdings che rappresenta circa il 40% del traffico a Cannes. Un'altra compagnia dovrebbe presto sottoscrivere lo stesso documento. Le emissioni di zolfo sono limitate già dall'ingresso nella zona di pilotaggio, dietro le iles de Lerins.

"Alle compagnie che rifiutano di firmare questa Carta - avverte una nota - verrà vietato, dal primo gennaio 2020, di sbarcare i loro passeggeri a Cannes". Dal 2015, le emissioni di zolfo nei combustibili per uso marittimo sono limitate allo 0,1% nel mare del Nord, nel Mar Baltico e nella Manica.
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mercoledì 24 luglio 2019

Somec: da Fincantieri commesse per 18 milioni


Nuove commesse da 18 milioni di euro da Fincantieri per Somec, società specializzata nell'ingegnerizzazione, design e realizzazione di grandi progetti chiavi in mano nell'ambito navale e civile. E da inizio anno, precisa una nota, Somec è arrivata a oltre 200 milioni di euro di ordini ricevuti. Attraverso Tsi ha ottenuto una commessa nell'ambito del progetto Leonardo della Norwegian Cruise Line sviluppato da Fincantieri per l'allestimento delle aree pubbliche su quattro ponti di una nuova nave in consegna nel 2021. In precedenza, Somec aveva già acquisito per la stessa nave una commessa per l'allestimento di vetrate per aree pubbliche e cabine. Fincantieri ha scelto inoltre Somec per le luxury cruise classe Allura di Oceania Cruises, con consegna prevista per il 2022 e 2025.
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martedì 23 luglio 2019

Msc e Costa: villaggio Universiadi su navi esperienza unica


NAPOLI - E' stata un'esperienza unica, per oltre due settimane, per i circa 4 mila tra atleti e delegati partecipanti all'Universiade che hanno vissuto a bordo delle due navi MSC Lirica e Costa Victoria. Le due navi da crociera hanno lasciato da qualche giorno il Golfo di Napoli per riprendere la loro consueta navigazione da crociera nel Mediterraneo. Un'esperienza unica nel suo genere, quella del villaggio galleggiante, che rimarrà nel cuore non solo degli atleti. Lo sostengono gli stessi vertici delle due compagnie MSC e Costa.

Molto soddisfatto dell'esperienza Universiade Leonardo Massa, Country Manager Italia di MSC Crociere: "MSC ha potuto far apprezzare agli atleti tutta la straordinaria accoglienza made in Italy, dal cuore napoletano, che offrono le nostre navi. Il nostro orgoglio è stato, infatti, anche questo: MSC ha radici fortemente radicate in questa città ed è stata per noi una gioia poter contribuire alla buona riuscita di un evento che ha messo in luce le straordinarie potenzialità di Napoli. Noi ci abbiamo messo la nostra passione per il mare e per l'accoglienza, creando un'atmosfera rilassata ed allegra, unita ad un servizio di altissimo livello. La grande soddisfazione degli ospiti e degli organizzatori ci ha ripagati - continua Massa - Speriamo che presto Napoli possa rivivere altri eventi del genere in grado di metterne in risalto le bellezze, ma anche la straordinaria capacità organizzativa dimostrata".

Orgoglioso dell'importante contributo dato alla riuscita dell'Universiade anche Mario Alovisi, Vice President Revenue Management, Itinerary & Transportation di Costa Crociere: "Per noi è stato un grande onore poter partecipare attivamente a questa bellissima manifestazione. Nelle oltre due settimane di permanenza a bordo della nostra nave, abbiamo preparato oltre 144.000 pasti offrendo ai circa 1.900 atleti e funzionari provenienti da 38 delegazioni, l'ospitalità e l'accoglienza tipicamente italiane. È stato un impegno importante per la nostra organizzazione ma siamo davvero soddisfatti per i risultati ottenuti e per le vittorie degli atleti nostri ospiti e di tutti gli altri - continua Alovisi. Ora Costa Victoria ritorna a navigare nel Mediterraneo ma tutto l'equipaggio e le persone coinvolte conserveranno i ricordi di un'esperienza unica e indimenticabile che, sono certo, condivideranno con tutti i nostri ospiti".
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giovedì 18 luglio 2019

Moby lancia super-rimorchiatore


CAGLIARI - Il più moderno e tecnologicamente avanzato rimorchiatore del Mediterraneo. Con questo identikit è stato presentato oggi a Cagliari il nuovo rimorchiatore-ammiraglia della flotta Moby. Con la cerimonia di battesimo e il nome di “Vincenzino O.” la nuova imbarcazione prenderà immediatamente servizio nella baia di Sarroch per garantire le massime condizioni di sicurezza nelle operazioni delle navi petroliere al pontile della raffineria Saras. La scelta del nome è doppiamente significativa: da un lato tiene idealmente a battesimo anche la sesta generazione di una delle più importanti famiglie armatoriali italiane; dall’altro fornisce la conferma di un impegno e di un radicamento in Sardegna, che con il nuovo rimorchiatore, ma anche con un piano di investimento nel rinnovo della flotta dei rimorchiatori già varato da Moby, vedrà garantito un costante miglioramento della flotta nel segno dell’innovazione tecnologica.

Progettato e realizzato dal Gruppo olandese Damen Shipyards, in un cantiere vietnamita, il nuovo tug ha il suo punto di forza nella capacità di tiro, che è pari a 85 tonnellate. L’imbarcazione si differenzia in modo netto dagli altri rimorchiatori operanti in Mediterraneo: per incrementare le sue prestazioni anche in situazioni meteo-marine estreme, è infatti lungo 28 metri ma largo ben 13 metri, con un motore Caterpillar in grado di sviluppare una potenza di oltre 6700 HP.

L’ASD Tug 2813, questa la sigla della serie progettata dal cantiere olandese e realizzata in Vietnam), è predisposto per l’installazione del plug & play Damen SCR NOX Reduction System, che rende questo mezzo conforme con le norme dell’IMO Tier III compliant. La serie ASD Tug 2813 è stata progettata per assicurare sicurezza, affidabilità, sostenibilità ed efficienza.

Come detto, il “Vincenzino O.” rappresenta il primo step di un piano di investimento di grande respiro messo a punto dal Gruppo  Moby, attraverso una collaborazione consolidata con il cantiere olandese Damen. Attualmente la Divisione rimorchio del Gruppo Moby opera con una flotta di 16 mezzi nei porti di Cagliari, Sarroch, Oristano, Portovesme, Olbia, Arbatax e Porto Torres.
Conforme alle più recenti prescrizioni dell’Imo (MSC 415) in tema di stabilità, e considerato, grazie alla sua versatilità, modello di punta dei Damen Shipyards, il rimorchiatore è potenzialmente in grado sia di svolgere operazioni portuali, sia di salvage in alto mare.

“Il “Vincenzino O.” – ha sottolineato il CEO del Gruppo Moby, Achille Onorato – fornisce, se ancora ve ne fosse bisogno, un’ulteriore prova dell’impegno della compagnia in Sardegna; impegno caratterizzato come dimostra il nuovo rimorchiatore, ma anche il recente ordine per le due più grandi ro-pax del mondo ordinate nel cantiere cinese di Guangzhou, da una scelta ispirata ai più alti standard di qualità”.

“Peraltro – ha concluso Achille Onorato – quella del rimorchio, e in particolare del rimorchio lungo le coste sarde, è storia antica, costellata anche di imprese e di esempi di coraggio rimasti nella memoria del rapporto fra quest’isole e il mare”.

“Moby – ha sottolineato Antonio Marte, sales manager di Damen – condivide con noi la stessa visione in tema di sicurezza, sostenibilità e affidabilità. Valori che rappresentano le basi comuni per una collaborazione non occasionale”.

La presentazione della nuova imbarcazione e il suo battesimo si sono svolti presso la calata Sant’Agostino nel porto di Cagliari.

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martedì 16 luglio 2019

Assarmatori: “Politica marittima e Mediterraneo sono i grandi fallimenti dell’Unione Europea”


ROMA - Il più grande fallimento dell’Unione Europea? La politica marittima e una politica per il Mediterraneo. L’atto di accusa porta la firma di ASSARMATORI, l’Associazione che raggruppa i principali armatori italiani e internazionali con prevalenti interessi in Italia.

Secondo Stefano Messina, che di ASSARMATORI è il Presidente e che ha illustrato oggi a Roma in occasione dell’Annual Meeting le linee strategiche dell’Associazione, la Commissione uscente di Bruxelles, salvo rarissime occasioni, non si è mai occupata in modo razionale della politica del mare e ciò nonostante che per Paesi come l’Italia sulle navi e attraverso i porti transiti più dell’80% dell’interscambio commerciale.

Le conseguenze sono state drammatiche e hanno accentuato in modo palese le distorsioni di trattamento a favore dei Paesi del Nord Europa. Un esempio per tutti: l’Unione Europea eroga finanziamenti predominanti alle compagnie che collegano porti del Mar del Nord e del Baltico con la motivazione che uniscono, anche con distanze minime, porti di diversi paesi comunitari, ma non riconosce analogo trattamento all’Italia, né per i collegamenti marittimi nazionali lungo una penisola che è commercialmente ben più strategica, né su quelli con Paesi mediterranei extra UE, nei confronti dei quali sarebbe oggi più che mai indispensabile una politica di coesione.

Per ASSARMATORI il cambio di rotta è un’emergenza alla quale la nuova Commissione UE non potrà sottrarsi. E in questo senso l’Associazione degli armatori le cui compagnie associate controllano più di 450 navi e che rappresenta la più importante concentrazione mondiale di navi traghetto per passeggeri e merci, auspica anche la scelta di un italiano per il ruolo di Commissario europeo ai Trasporti.

Ma esiste anche una seconda motivazione forte per un’inversione di rotta: La Silk & Road Initiative, ovvero la Via della Seta lanciata dalla Cina, con un investimento globale di 8.000 miliardi di dollari, rappresenta un’opportunità unica per spostare verso sud l’asse degli scambi in Europa, rilanciando i porti italiani. Secondo Stefano Messina, l’Italia ha il dovere di imporre una “VIA ITALIANA” a questo progetto. Ciò significa che i porti vanno dragati, connessi a una rete ferroviaria moderna che trasporti contenitori di ultima generazione, e gli investimenti in infrastrutture vanno sbloccati subito.

“La Cina è un’opportunità, ma vorrei ricordare ai nostri amici cinesi - ha affermato Messina - che qui in Europa vigono le regole dell’economia di mercato. Sia il Governo nazionale che le Istituzioni Europee esercitino dunque le loro prerogative per proteggere gli operatori già attivi in questo mercato da quelle iniziative che non rispettano le regole che ben conosciamo, a partire da quelle che vietano gli aiuti di Stato ovvero pregiudicano gli interessi del Paese nell’esercizio delle proprie infrastrutture strategiche”.

ASSARMATORI si è candidata quindi a promuovere da subito “un tavolo permanente politica-industria-shipping che indichi le regole del gioco nel quadrante dei trasporti e delle infrastrutture”. “C’è bisogno che il Governo - ha sottolineato il Presidente di ASSARMATORI - tracci un’efficiente e armonizzata “VIA ITALIANA” alla Via della Seta. Da quel tavolo, in tempi strettissimi, dovranno uscire indicazioni di priorità sulle infrastrutture funzionali, sui tempi della loro realizzazione, ma anche sulle politiche commerciali e fiscali che l’Italia intende adottare”.

ASSARMATORI ha anche puntato il dito contro la cronica sottovalutazione dell’importanza dei trasporti marittimi e dell’industria del mare sottolineando come questo comparto valga circa il 3% del PIL italiano (dati Unioncamere); in termini di valore ciò significa 45 miliardi di euro e lavoro a oltre 880 mila italiani; considerando l’effetto indotto sul resto dell’economia il fatturato dell’industria del mare balza a circa 130 miliardi di euro e a titolo di esempio, l’automotive si ferma a 93 miliardi di euro.
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lunedì 15 luglio 2019

Sardegna: la scommessa è su home port e multiscalo


Un appeal crescente con oltre mezzo milione di crocieristi in Sardegna e circa 250 toccate nave all'anno. Ma il vero obiettivo è fare il tanto atteso salto di qualità: la trasformazione degli scali principali, Cagliari ed Olbia, in home port e l'introduzione del multiscalo in un unico itinerario. Crociere che partono dalla Sardegna e doppi o tripli approdi come prima nuova frontiera.

Tuttavia, tra la toccata semplice dei giganti del mare e l'home port, con la possibilità di imbarcare i turisti dall'Isola, ci sono almeno due aspetti da migliorare: i trasporti aerei e l'offerta alberghiera "non pienamente adeguata". Lo rivela una ricerca affidata dall'Autorità di sistema portuale della Sardegna alla società di consulenza "Risposte turismo".

Positivi invece altri fattori: accessibilità interna, distanza tra porto e centro città, affidabilità degli operatori. Un'altra possibilità di sviluppo indicata nella ricerca è quella del multiscalo, la seconda nuova frontiera: la Sardegna potrebbe essere in grado di accogliere più attracchi di una nave che magari oggi fa tappa a Olbia e domani a Cagliari? Qualcosa è già stata fatta: il giro dell'Isola (almeno 2 tappe) rappresenta già l'8,3% sul totale. Ma secondo lo studio, occorre "riuscire a presentarsi con un'offerta variegata". Cioè dare un'occasione di visita diversa, ad esempio, da Cagliari a Olbia.
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giovedì 11 luglio 2019

Fincantieri: "Cerchiamo 6mila lavoratori"


A.A.A. Saldatori e carpentieri cercasi: a fare l'appello l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, che dal palco della conferenza organizzativa della Cisl, nel corso di una tavola rotonda dedicata proprio al lavoro che cambia, lancia l'offerta di migliaia di posti che però si fatica a coprire. "Nei prossimi 2-3 anni avremo bisogno di 5-6 mila lavoratori, ma non so dove andarli a trovare. Abbiamo lavoro per 10 anni, cresciamo ad un ritmo del 10% l'anno, ma sembra che i giovani abbiano perso la voglia di lavorare", dice Bono, lanciando un invito anche "ai genitori ad invogliare i figli". Alle sue parole arriva pronta la replica del vicepremier e ministro Luigi Di Maio, che scende in campo offrendo l'aiuto dell'Anpal: "Siamo pronti con l'Agenzia nazionale delle politiche attive a dare supporto a Fincantieri nel formare le maestranze di cui ha bisogno. Le nuove politiche per il lavoro che stiamo costruendo andranno proprio nella direzione di colmare il gap tra domanda e offerta".
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mercoledì 10 luglio 2019

Siglata l’intesa per la formazione dei giovani con la Escola Europea de Short Sea Shipping


BARCELLONA - Professionalità, specializzazione e capacità di anticipare la domanda di lavoro che emergerà nel futuro nei porti europei. Queste le chiavi di lettura e al tempo stesso gli obbiettivi all’origine dell’intesa che ASSARMATORI ha siglato con la Escola Europea de Short Sea Shipping, AEIE, di Barcellona.

La Escola è un centro di formazione avanzata che focalizza la sua attenzione e il suo sforzo formativo nel settore delle Motorways of the Seas e dei porti e quindi in particolare sui sistemi di trasporto che utilizzano il porto come nodo di scambio fra le differenti modalità di trasporto; ciὸ nell’ottica di quello Short Sea Shipping il cui sviluppo, anche attraverso le Autostrade del Mare, ha impresso una forte spinta di innovazione anche in chiave tecnologica alle professioni del mare e della portualità.

ASSARMATORI e la Escola di Barcellona si sono reciprocamente impegnate per la realizzazione di corsi di formazione che consentano, in particolare ai giovani che fanno il loro ingresso in questo settore, di affrontare le sfide dell’efficienza e della professionalità, forti di un bagaglio formativo unico.

Al centro di questo accordo si pone il progetto denominato “Formati in porto” che prevede per l’appunto l’organizzazione di una serie di workshop e di seminari per tre successivi anni accademici a partire da quello 2019-2020 in corso.

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lunedì 8 luglio 2019

Torna la paura a Venezia: nave da crociera sfiora banchina e yacht

VENEZIA - Torna l'incubo navi da crociera nella Laguna. La Costa Deliziosa ha rischiato di andare a sbattere contro la riva a Venezia sbandando poco dopo il bacino San Marco, mentre sulla città infuriava una burrasca di grandine e vento. Secondo la Capitaneria di Porto, la prua della nave sarebbe arrivata a sfiorare uno yacht ancorato in Riva Sette Martiri, e altre imbarcazioni del servizio pubblico di trasporto, riuscendo però ad evitare l'incidente.

La nave da crociera stava uscendo dal porto, guidata dai rimorchiatori, e forse a causa delle proibitive condizioni meteo si è trovata in difficoltà a mantenere la rotta. Il pilota, all'altezza dei Giardini, ha fatto partire la sirena prolungata dell'emergenza, mentre i rimorchiatori di prua tentavano con fatica di 'raddrizzarla'. 

Attimi di panico tra i passeggeri che si trovavano sui vaporetti in navigazione, e anche chi era a riva ha vissuto momenti di paura, temendo potesse ripresentarsi la situazione del 2 giugno scorso, con la collisione nel canale della Giudecca tra la 'Msc Opera' e un battello granturismo.

"Ci riserviamo di avviare una tempestiva verifica per appurare se la nave avesse ricevuto i necessari permessi e ottemperato alle necessarie verifiche". Lo dichiara il presidente dell'autorità portuale di Venezia, Piero Musolino, commentando la manovra della 'Costa Deliziosa' in presenza "di condizioni meteo-marine avverse. Riteniamo inoltre necessario organizzare al più presto un ulteriore incontro con la Capitaneria di Porto per valutare ed eventualmente sollecitare l'adozione di altre misure per garantire che il traffico navale avvenga in piena sicurezza per la città".

"Ce la siamo vista venire quasi addosso, in Riva San Biagio. Era il momento di massima intensità del temporale. Non si vedeva più neppure San Giorgio, e a un certo punto abbiamo visto il ferry che si dirigeva verso il Tronchetto improvvisamente spostarsi a dritta, e subito dopo il suono forte e prolungato della Costa Deliziosa, di cui abbiamo poco dopo visto le luci, in mezzo all'oscurità". Così Alberto Peratoner, docente dell'Università di Padova, racconta l'episodio che ha coinvolto stasera a Venezia la nave Costa Deliziosa. "Era in visibile difficoltà di manovra e stava puntando verso Riva San Biagio, virando appena leggermente verso Riva dei Sette Martiri - spiega Peratoner, che ha assistito all'accaduto -. All'altezza di Riva San Biagio, il rimorchiatore di prua (che mi pareva uno solo) ha tentato una manovra disperata portandosi completamente a dritta della nave, per 'tirarla' con la massima potenza di lì onde allontanarla dalla riva. Gradualmente la nave è riuscita a virare e a 'ricentrare' la rotta".
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venerdì 5 luglio 2019

Mediterraneo in crescita nel segmento delle crociere di lusso


Quella del Mediterraneo è tra le aree più in crescita nella scelta dei turisti del segmento di lusso per le destinazioni da raggiungere via crociera o in barca. L'area Med registra infatti nelle prenotazioni della prima parte del 2019 un +4,6% secondo i dati dell'Osservatorio Ticketcrociere, che evidenzia come i viaggi per mare sono sempre più lunghi, testimoniato anche dalle prenotazioni per il giro del mondo effettuate nei primi sei mesi del 2019 che sono cresciute del 62% rispetto al 2018. Viaggi che presuppongono una spesa media di oltre 14mila euro a persona.

A fronte di una leggera flessione - del 5% - di chi nel 2019 sceglie il lusso per la propria crociera, la spesa media degli italiani è passata dai 5.371 euro del 2018 ai 5.462 di quest'anno (+1,6%) confermando quindi il trend positivo del settore. Cambiano rispetto all'anno scorso le mete che vengono considerate destinazioni luxury: calano del 25,8% i crocieristi italiani che nel 2019 hanno prenotato un itinerario caraibico, con una flessione che raggiunge il 68,2% per le crociere con tappa a Cuba, mentre cresce il Med e, maggiormente, il Nord Europa (+15,6%).

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martedì 2 luglio 2019

Msc celebra i 20 milioni di passeggeri


Un 2019 da record per Msc Crociere che ha raggiunto il traguardo dei 20 milioni di passeggeri. E' accaduto a Miami sulla Msc Seaside. L'attività crocieristica del Gruppo è iniziata nel 2003. "Il traguardo rappresenta una pietra miliare per MSC Crociere, una testimonianza di quanta strada abbiamo fatto costruendo un marchio riconosciuto a livello globale che ospita passeggeri provenienti da 170 paesi in cinque continenti. Abbiamo l'obiettivo di triplicare la nostra capacità entro il 2027", ha detto Gianni Onorato, manager di Msc.
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lunedì 1 luglio 2019

Traghetti: presentata Cruise Roma di Grimaldi


CIVITAVECCHIA - E' stata presentata in porto a Civitavecchia la rinnovata Cruise Roma, traghetto del Gruppo Grimaldi che è stato sottoposto a lavori di allungamento e restyling e che sarà la prima nave con zero emissioni in porto.

Sulla Crusie Roma - già operativa sulla linea Civitavecchia-Porto Torress-Barcellona - sono stati installati 4 scrubber per la depurazione dei gas di scarico che abbattono le emissioni di zolfo fino allo 0,1% e riducono il particolato dell'80%, e un impianto di mega batterie al litio per alimentare la nave durante le soste nei porti. Contestualmente la Cruise Roma, che già prima dei lavori, insieme alla gemella Cruise Barcelona, era uno dei traghetti più lunghi del Mediterraneo, è stata sottoposta ad un intervento di allungamento, con l'inserimento di un troncone di scafo che ha portato la lunghezza complessiva a 254 metri e la stazza lorda a 63.000 tonnellate. La nave è ora in grado di ospitare 3.500 passeggeri e di accogliere 271 automobili e 3.700 metri lineari di carico rotabile (pari a 210 mezzi pesanti).

Alla cerimonia hanno preso parte tra gli altri Mercé Conesa i Pagès, presidente del porto di Barcellona, Ernesto Tedesco, sindaco di Civitavecchia, Vincenzo Leone, comandante della Direzione Marittima del Lazio, Francesco Maria di Majo, presidente dell'autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Mauro Coletta, Direttore generale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l'armatore Manuel Grimaldi, Amministratore delegato del Gruppo Grimaldi.
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